Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Il futuro del Coordinamento Tennis. Un'intervista a Giuseppe Guastadini

La testimonianza del coordinatore regionale sui temi dell'attività, del modello organizzativo e dell'innovazione.

"Il problema principale in questo momento è rappresentato dai rapporti con la Federazione Italiana Tennis che, per usare un eufemismo, si sono molto raffreddati. La materia del contendere è legata al grande successo che le nostre attività hanno avuto tra gli appartenenti al gruppo dei cosiddetti 'mai classificati' nelle categorie federali. Situazione che ha portato gli organi nazionali della FIT ad intimare sia agli atleti che ai circoli tesserati con loro di non fare altra attività al di fuori di quella federale. Si tratta di una scelta miope e, come Uisp, vogliamo sottolineare che questo conflitto istituzionale non produrrà né vincitori né vinti: gli sconfitti saranno gli utenti, che potranno fare meno attività. Tutto ciò non è in linea con una visione ampia dello sport e speriamo di uscire dal nostro prossimo congresso nazionale con la firma di un protocollo d'intesa con la Federazione che ci faccia superare questa situazione.

Ci sono poi altri due temi: la formazione e la nostra organizzazione interna. In riferimento al primo, segnaliamo la recente conclusione di un corso regionale in cui abbiamo formato 31 nuovi istruttori. Sul piano organizzativo, stiamo vagliando l'ipotesi di un coordinamento tra le attività delle varie provincie dell'Emilia Romagna in maniera da evitare discrepanze nella loro gestione. Il progetto è di arrivare a produrre delle nostre graduatorie interne per rendere le attività ancora più omogenee, soprattutto per quanto riguarda l'area ragazzi. Questo vorrebbe dire fare un salto di qualità enorme, anche se i divieti imposti dalla Federazione ci pongono delle grosse difficoltà operative. Auspichiamo chiaramente che arrivino tempi migliori e che l'attuale presidenza della FIT abbandoni la linea autoritaria che ha assunto".